Longboard Coast to Coast report day 3
DAY 3: Poppi-Firenze (54 Km)
Anche oggi consueto risveglio alle 6,30, un pò di esercizi per rimettere in sesto il corpo e attivare il cervello, un'abbondante colazione e si riparte.L'aria è fresca questa mattina, meglio approfittare della temperatura buona per macinare strada con un passo veloce. Ma dopo meno di due kilometri per me arriva un bel "buongiorno". Distratto dal paesaggio do una toccatina con il piede nella ruota ee.... SBAM! Volo d'angelo in terra con tutto l'armamentario. Mi rialzo con le mani un pò scorticate e un pò di sangue qua e la ma niente di grave. Ora sono sveglio, meglio di qualunque cafè :DLa strada comincia a salire e finalmente troviamo i primi cartelli che ci annunciano che sta per cominciare il Passo della Consuma...
L'asfalto che fino a questo momento era pessimo cambia nettamente. Tutta la salito ha un manto stradale di qualità ottima da qui in poi ma presto le pendenze cominciano a farsi sentire. Mentre saliamo incontriamo due simpatiche anziane che dopo averci chiesto dove andiamo ci fanno notare che se vogliamo andare verso Firenze di li passa l'autobus... La saggezza popolare non finisce mai di stupirmi. Le conversazioni con i simpatici vecchietti lungo il percorso continuano ad allietare le mie giornate!
Il sole comincia a scaldare e la salita, in anticipo sulle previsioni, supera la fatidica pendenza 10% (il limite fino al quale ci siamo resi conto di riuscire a spingere in salita con lo skate usando il tradizionale pushing). Facciamo una pausa per mettere un pò di crema e cominciamo a legare le tavole per affrontare la parte più ripida. E qui un simpatico signore a piedi ci guarda grondanti di sudore e ci dice con accento toscano: "Ora voi l'ha capita perchè la si chiama passo della Consuma? Perché ti su consuma per davvero!" Fantastico. Saggezza popolare 2.0! ahahaaha
Il passo della Consuma è un percorso nettamente diverso dai Mandrioli. La salita infatti dopo una prima parte più impegnativa con pendenza oltre il 10% si fa a intermittenza con discese che si alternano a tratti di salita. La strada infatti una volta salita, percorre le creste dei monti in direzione Firenze fino alla cima, arrivando appunto a Consuma.
Uuuhhh stavo per dimenticare la parte più bella della salita, Il bar Scarpaccia!! Se passate da queste zone non potete non fare una tappa in questa perla. Quello che da fuori sembra un vecchio normalissimo bar all'interno ci ha regalato questo spettacolo. Ora, mi dispiace se siete vegani, io personalmente cerco di mangiare poca carne e vi capisco, ma questa è una vera perla. Il Bar Scarpaccia sembra letteralmente fermo ad una splendida epoca passata. Il profumo del vero pane toscano, della finocchiona e del pecorino ti investono appena entri e puoi trovare gli anziani del posto che alle 10,30 si fanno una bella colazione a suon di pecorino, pane e vino.
Approfittiamo di questa occasione per immagazzinare nello zaino il nostro pranzo, e ripartiamo dopo segnato la posizione di questo fantastico posto. Mentre usciamo accanto alla porta MIchele mi fa notare questa incredibile raccolta di vini... Magari la prossima volta ci facciamo un bel Chianti del 1920 ahahahah.
Dopo esserci letteralmente consumati, del resto la saggezza popolare ce lo aveva anticipato, una volta raggiunti i circa 750m sl.m. cominciamo ad alternare piacevoli discese a tratti in salita. La mattinata è passata, sono circa le 12,00 e il traffico di questo 2 Giuigno comincia ad arrivare. Nel frattempo però ci godiamo qualche bel paesaggio nella calma dell'appennino Toscano.
La salita verso la vetta ci mette a dura prova e lungo il percorso incontriamo questa ridente... si fa per dire, frazione. Se state salendo verso la cima quando raggiungete questa località il perché del suo nome vi sarà subito chiaro!
Dopo ore di salita alternanto pushing e tratti a piedi e brevi tratti in discesa finalmente alle 12.43 raggiungiamo il Passo della Consuma a 1050 s.l.m.. L'aria è fresca, la differenza di temperatura è incredibile in questa giornata di sole.
Finally siamo in cima! Stanchi ma fieri siamo finalmente in cima. Dopo una pausa per recuperare mettiamo il nostro bramato panino del bar Scarpaccia sotto i denti e beviamo a volontà. In cima c'è un bar-ristorante ben attrezzato ma anche piuttosto affollato nei giorni festivi. Il piazzale pullula di moto pronte a ripertire mentre io e Michele stiamo già pensando alla discesa...
Una volta partiti e fatti i primi incontri con escursionisti a piedi che ci chiedono del nostro viaggio cominciamo la discesa. L'asfalto è ottimo ma dopo meno di tre curve realizziamo che c'è un problema.... Le moto sono tantissime, scendono e salgono a velocità piuttosto alte tra i tornanti "ciechi"rendendo la nostra discesa troppo pericolosa. Non ci sono momenti morti con poco traffico in cui scendere, è praticamente una via crucis di moto. Dopo alcuni brevi tratti di discesa tenendo la destra in footbrake siamo costretti a scendere a piedi. Non potendo slidare mentre scendiamo stiamo praticamente finendo le scarpe. Mentre ci avviciniamo a Pontassieve Miki mi chiama a gran voce e mi dice di rallentare... Un buco nella suola ha compromesso definitivamente la sua scarpa DC... Azz. non ci voleva. Non si può più fare footbrake ma tuttavia la discesa una volta arrivati a Firenze è finita e non dovremmo avere più problemi di questo tipo. Con questo pensiero Miki stringe i denti e si continua. Finalmente imbocchiamo la statale 70 che da Pontassieve va verso Firenze... La strada è traffficata e le macchine procedono a velocità piuttosto alta in questo tratto. Che dire, la situazione non è molto divertente, ma dobbiamo arrivare a Firenze quindi continuiamo a spingere.
Finalmente alle 18,30 arriviamo a Firenze la meta del nostro day 3!
Siamo stremati, cotti dal sole e affamati. Piantiamo le tende tra gli ulivi del Camping Michelangelo e ne approfittiamo per fare una bella doccia fresca prima di mangiare...mangiare e mangiare! Mamma mia che fame!
Dal Ristorante del campeggio si gode di una bellissima vista sulla città di Firenze e qua e la potete trovare scorci tra gli alberi dai quali spuntano come delle cartoline parti dell'antica città.
E' ora di dormire un pò. Domani ci aspetta la tappa più lunga. Oltre 60 Km...
Parola d'ordine #longboardc2c
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